SAMAÈVAR E SAVGNÈN UNA GUERA E UNA DISCUSSIÒUN CLA DÒURA DA PIÒ ‘D MELA AN, E LA NÈ ANCÒURA FINÒIDA
SAN MAURO E SAVIGNANO UNA GUERRA E UNA DISCUSSIONE CHE DURA DA PIÙ DI MILLE ANNI, E NON È ANCORA FINITA
Buongiorno a tutti amici di Sanmauropascolinews.it oggi pubblichiamo il testo di una lettera che la municipalità di San Mauro ha scritto nel 1801 dopo la Vittoria di Napoleone a Marengo e il ripristino territoriale con il dipartimento del Rubicone e la subordinazione di San Mauro a Savignano.
Come potete leggere anche allora i nostri concittadini protestavano fortemente avverso una decisione che ritenevano ingiusta.
Ci viene da pensare che allora nel 1801 come nel referendum del 2013 (che illustreremo in seguito) i Sammauresi difendono la libertà di essere un Comune autonomo e indipendente.
QUESTO IL TESTO:
“Speriamo che vorrete sospendere la determinazione sopra la pretesa dei Savignanesi di annichilire il nostro paese ed unire la nostra alla sua Comune… Questo paese che si pretende di cancellare e ridurlo alla precaria costituzione dei villaggi più miserabili, esiste in terra dai secoli più remoti, è comendato pei suoi lavori di canepa anche nei tempi che Savignano era una semplice “osteria” con pochi tuguri. Il suo territorio rinchiude più di 2500 individui, ha un circuito di più di 5000 tornature di terra, di 50 botteghe di canepa, 2 da falegname, 2 da Fabbro, 4 da calzolaio, 9 da sartore, 2 da barbiere, 4 da pizzicagnolo, 2 da venditore di vino, spezieria, forno, macello, annona frumentaria e pubblico archivio. Noi abbiamo sempre suplito alle nostre spese anche quando la tenuta della Torre non pagava veruna tassa. Abbiamo sempre goduto di tutti i comodi desiderabili. Questa terra è sempre stata suscettibile delle sue spese pubbliche e private mediante imposizione assai meno gravose di quelle dei limitrofi paesi, massime di Savignano che avendo mire magnifiche spende alla grande ed è indebitata fino agli occhi…e non sapendo come reggere nell’intrapresa grandezza, ha fatto le sue speculazioni sopra le nostre spoglie per sanare le proprie piaghe a spese dei nostri possidenti…”
CONSIDERAZIONI:
Possibile che i dati riportati, residenti botteghe, siano stati in parte gonfiati ma vi chiediamo di valutare con attenzione il fatto che San Mauro abbia sempre suplito alle spese con imposizione meno gravose, mentre erano massime a Savignano che spende e spande alla grande ed è indebitata fino agli occhi, e vogliono sanare le loro piaghe e debiti con le entrate Sammauresi.
RIEPILOGO DI ALCUNE DIATRIBE TRA SAN MAURO PASCOLI E SAVIGNANO:
- ANNO 1491 il Papa Innocenzo VIII° dopo il fratricidio commesso dai fratelli Brunoro e Meleago Zampeschi a carico del fratello Ettore, ordina la distruzione del Castello di San Mauro e l’utilizzo delle nostre macerie per restaurare il Castello di Savignano
- Fine del 1600 senza pioggia per mesi, in campagna crepe nel terreno, carestia incredibile, raccolti persi. I Savignanesi con una buona dose di fortuna avevano i magazzini del grano pieni. Il podestà di Savignano decise che il grano era solo per i Savignanesi. Addirittura misero delle sbarre alla strada con delle guardie. Il Comandante della guarnigione di Savignano disse: “Se avete fame, arrangiatevi”
- ANNO 1862 nel censimento di San Mauro il Prefetto di Forlì conclude la relazione con questa frase: “San Mauro dovrebbe aggregarsi di nuovo a quel Comune (Savignano) il quale con limitatissimo territorio mal può sostenere le spese a cui lo costringe la sua popolazione, e la sua importanza”
- COME NEL 1801 STESSA IDENTICA STORIA, BUSSANO DENARI A SAN MAURO!!!!!
- ANNI ‘30 richiesta da parte del Commissario Prefettizio di San Mauro di aggiungere il nome San Mauro di Romagna alla stazione di Savignano. Il Commissario Prefettizio di Savignano Colonnello Utili Domenico non aderiva a questa richiesta che avrebbe rappresentato una tangibile manifestazione di concordia civile. INSPIEGABILE
- EXPO DI MILANO 2015 nello stand della Romagna se cliccavi sul tasto del tuo Comune iniziava un breve racconto sul Comune. Per San Mauro Pascoli Giovanni Pascoli, La Torre e altro, tutto molto bello. Per Savignano niente il nulla assoluto!!!!!
- GIUGNO 2013 referendum per la fusione tra i Comuni di San Mauro Pascoli e Savignano, questo il dettaglio:Comune di Savignano votanti 3.965 pari al 30,65%. Voti per il sì 2.157 pari al 54,80%, voti per il no 1.779 pari al 45,20%Comune di San Mauro Pascoli votanti 3.563 pari al 41,69%. Voti per il sì 1.294 pari al 36,56%, voti per il no 2.245 pari al 63,44%Totali voti per il sì 3.451 voti per il no 4.024.Il risultato del referendum è chiaro, analizziamo le percentuali dei votanti che a San Mauro Pascoli sono oltre il 30% in più dei votanti di Savignano, 41,69% contro il 30,65%
Da un po’ di tempo sentiamo nuovamente parlare di una fusione tra i due Comuni ma…il popolo ha già espresso il suo voto che deve essere rispettato.Ricordiamo un comma del primo articolo della Costituzione Italiana: “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione”.
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