La fugaròina (fogheraccia) di San Giuseppe è un rito popolare, una tradizione secolare tipica del folclore Romagnolo, che si tiene ogni anno la sera del 18 marzo, qualche giorno prima dell'equinozio di primavera. Molto probabilmente affonda le sue radici nel periodo pagano.
Si celebra la fine dell'Inverno, l'arrivo della Primavera.
Lo scopo è quello di bruciare tutto ciò che è vecchio, legna secca, potature, sedie vecchie e piccoli mobili che non si usano più, per fare spazio al nuovo e alla bella stagione.
Il fuoco è anche il simbolo della rinascita e le focarine aveva risvegliare la vita della campagna dopo il lungo sonno invernale.
A San Mauro Pascoli nel primo dopoguerra c’era una vera e propria competizione fra i bambini dei vari quartieri a chi faceva la fugaròina più grande.
Questi i luoghi dove grandi e bambini ammucchiavano i vari materiare da bruciare:
il giardino dietro la casa del fascio, dietro la chiesa prima della costruzione della Colonna della Madonnina, nel castello, nella zona dell’ex Cinema, nel mezzo del campo sportivo di Via veneto.
Nei giorni precedenti il 18 marzo per impedire che qualche “stupido” accendesse anticipatamente la fugaròina veniva organizzata una specie di guardia per limitare questi dispetti che provocavano, soprattutto nei bambini, un grande dispiacere.
La serata della Fugaroina era indimenticabile finiva con i salti sopra il fuoco, quando era quasi spento, dei più coraggiosi sotto gli occhi delle morosine.
Purtroppo da diversi anni le focarine sono per motivi ambientali proibite, ma sono state concesse delle deroghe in considerazione della valenza storica di queste iniziative.
ANCHE QUEST’ANNO LA SERA DEL 18 MARZO L’ASSOCIAZIONE TORRE ORGANIZZA LA TRADIZIONALE “FUGARÒINA ‘D SAN JUSÈF” ALLA QUALE SIETE TUTTI INVITATI.
Alle ore 21:00 alla Torre “inizio delle fiamme”, a seguire per tutti, cantarelle, stornelli e canti della tradizione Romagnola dei “Pasquarul dla Piopa” e tanta tanta allegria.
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