Dai dati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena risulta che al 31/12/2013 sono attive 8.507 imprese femminili (intendendo come tali, per semplificare, le imprese in cui il titolare o amministratore è donna, o la percentuale di partecipazione femminile al capitale sociale o al ruolo di socio è superiore al 50%), su un totale di 38.773 imprese, che corrispondono al 21,9% del totale; tale incidenza è lievemente superiore a quella regionale (21,4%), ma inferiore a quella nazionale (24,3%).
Per quanto riguarda la disaggregazione per settore di attività, in provincia il 27,1% delle imprese femminili appartiene al commercio ed il 17,9% all’agricoltura. Seguono, in ordine di importanza, le “altre attività dei servizi” (11,4%), il settore degli “alberghi e ristoranti” (11,3%), il settore manifatturiero (8,6%) e le attività immobiliari (6,3%). Il comparto a più elevata presenza femminile risulta “altre attività di servizi” (comprendente attività quali lavanderie, estetiste, parrucchiere ecc..), con oltre la metà delle imprese (55,4%).
L’analisi per natura giuridica mostra come il 63,8% siano imprese individuali, il 25% società di persone e solo il 9,5% società di capitali (anche se la loro incidenza è in aumento dall’8,9% del 31/12/2011). Sono 106 le cooperative femminili (1,2% del totale delle imprese femminili). Il confronto col dato regionale e nazionale mostra nella provincia di Forlì-Cesena una minore incidenza delle società di capitali ed una maggiore delle società di persone rispetto al resto del territorio: infatti, le prime in regione sono il 13,4% e in Italia il 12,8%, mentre le società di persone sono rispettivamente il 21,1% e il 19,8%.
Rispetto invece al grado di presenza femminile, cioè la percentuale di quote possedute da donne, sul totale delle imprese individuate come femminili, l’87,4% è a presenza “esclusiva”, il 9,7% “forte” e il 2,9% “maggioritaria”.
Con riferimento alla classe di anno di iscrizione delle imprese, si nota come la maggioranza delle aziende femminili sia nata nel periodo 1990-2009 (il 59,7%), analogamente all’andamento regionale e nazionale, con prevalenza di imprese ad esclusiva componente femminile.
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