
Alcune settimane fa Masotti ha incontrato a San Mauro, nella sede del Cercal, il Presidente della scuola di formazione, Cesare Casadei, insieme al sindaco Luciana Garbuglia per porre le basi di una collaborazione col distretto della scarpa. In particolare sul fronte della documentazione museale. Dopo infatti avere acquisito 30mila disegni e 5mila libri dal fondo Brandone, la Fondazione bolognese ha volto lo sguardo in giro per l’Italia. “Abbiamo acquisito le immagini d’archivio da una quindicina di eccellenze, con le recenti adesioni di Woolrich e di Furla per la collezione maschile – ha detto Masotti a MF Fashion - Stiamo definendo ora gli accordi con realtà di riferimento nel distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli tra cui Giuseppe Zanotti, Casadei e il centro di formazione Cercal”.
Sono tre i punti di contatto tra le due realtà, San Mauro e Fondazione: oltre all’aspetto archivistico-documentario, il sostegno alle imprese e le strategie per la formazione. “Abbiamo conosciuto Masotti in un incontro sulla Fashion Valley – conferma il sindaco Garbuglia – Dopo un primo contatto, l’ex imprenditore è venuto a San Mauro per vedere da vicino la realtà del Cercal, rimanendo positivamente impressionato dall’alta qualità della proposta formativa e dai laboratori”. A quel primo incontro ne è seguito un altro che ha definito gli asset della possibile cooperazione. “La documentazione, tenuto conto che il nostro distretto della scarpa non solo vanta una prestigiosa storia alle spalle, ma è uno degli assi portanti del sistema moda italiano – prosegue il sindaco – E ancora, l’aspetto formativo con il Cercal, e il sostegno alle imprese attraverso web marketing e organizzazione aziendale”.
Questo perché il progetto di Masotti, al di là dell’aspetto museale, si pone come stimolo alle imprese verso l’evoluzione digitale. “La Regione si è mossa con determinazione nel mobilitare risorse destinate a favorire il percorso di innovazione all’interno del progetto fashion valley – ancora l’ex imprenditore – Così abbiamo contattato i big player mondiali della tecnologia applicata alla soluzione dei problemi gestionali delle aziende. Nel nostro progetto ci attrezzeremo con uffici dedicati, dove a regime opereranno quattro facilitatori culturali tecnici inquadrati come dipendenti di Fri. Li metteremo a disposizione degli imprenditori affinché illustrino, con specifiche ricerche, cos’è oggi l’azienda e come dovrebbe trasformarsi per affrontare l’era digitale”.
Ad aprile poi prenderà il via il master post laurea in Design and technology for fashion communication, realizzato con l’Università di Bologna, che vedrà la partecipazione di 15 studenti impegnati per 12 mesi, compreso lo stage in aziende del territorio.
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