Egregio Primo Cittadino, non solo io, ma anche altre persone di San Mauro, si saranno accorte,che l'orologio civico è indietro di quasi 10 minuti. Io credo sia una cosa che non vada bene, perchè pensi alle "casalinghe" e mi ci metto in mezzo anche io, che la mattina vogliono ad esempio recarsi in chiesa, oppure al bar a fare colazione ed a fare quattro chiacchiere, e non si accorgono che il tempo passa, guardando la torre possono dire : "Ma si, dai un'altro po’" , e magari non si accorgono del ritardo... Domenica mattina passando dalla piazza uscendo dal bar, verso le 8.00, suonano le campane, e l'orologio civico segna le 7.50. Sono consapevolissima, che la persona che se ne occupava, il signor Bruno Bertozzi, è deceduto, ma non si può nemmeno lasciare un' orologio civico cosi tanto tempo indietro, pazienza se i minuti di anticipo, fossero , 1 o 2 minuti, ma 10 minuti? Lei cosa ne pensa? Aspettando una sua risposta, la saluto amichevolmente. Signora Erica
Cara Signora Erica, anzitutto complimenti per l’eccellente vena narrativa: la sua lettera è anche un bel “raccontino” che mi offre, per di più, l’occasione assai gradita di ricordare l’ottimo Bruno Bertozzi. Egli, per anni, è stato il custode del tempo a San Mauro. Di questo gli siamo grati e desideriamo qui ringraziarlo (uso la prima persona plurale perché sto parlando a nome di tutti i sammauresi). Grazie Bruno! Veniamo alla torre civica. Essa, da sempre, è simbolo dell’autonomia e dell’orgoglio comunale. Nella fattispecie del nostro orgoglio. Non a caso, un tempo, i campanili, in segno di sottomissione, venivano “decapitati” o del tutto abbattuti. Dunque, l’ora che essa segna è importante: per ragioni pratiche: quelle che lei assi garbatamente indica; e per ragioni simboliche: quelle a cui ho fatto cenno. Attualmente siamo riusciti a regolarla, grazie alla fattiva collaborazione dei fratelli Pieroni, che qui ringrazio. Insomma, siamo riusciti a regolare il tempo sammaurese. La nostra ora adesso è giusta. Dubito, però, che il problema sia completamente risolto. Delle due, l’una. O troviamo un orologiaio che registri – all’occorrenza - l’apparecchiatura o la sostituiamo. Stiamo lavorando in entrambe le direzioni. Non dubiti che cercheremo di scegliere la migliore. Molti cordiali saluti, Miro Gori
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