Miro Gori questa estate è andato a trovare alla Casa del Clero di Rimini, due sacerdoti originari di San Mauro, don Bruno Donati e don Fabio Trevisani. I due parroci hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera al settimanale diocesano, Il Ponte, per ringraziare della visita. Eccone in parte alcuni stralci. “Carissimo Miro, tante grazie della tua visita a Rimini per incontrare dei tuoi concittadini, don Fabio Trevisani e don Bruno Donati, ricoverati da tempo nella Casa del Clero. Che il Sindaco del sempre nostro amato paese natio sia venuto a rallegrarci con le sue confortevoli parole, è stata per noi una sorpresa oltremodo gradita”.
Il pensiero di don Bruno è andato poi anche all'illustre concittadino Zvanì e in particolare a un episodio della giovinezza in cui nel Poeta, lontano da San Mauro e studente a Bologna, sembrò prevalere lo sconforto: “[...] quando Pascoli era a Bologna per gli studi, un triste giorno, soffrendo per essere orfano per l'uccisione del padre, in un momento di tanto sconforto, aveva deciso di buttarsi da un ponte per annegarsi nelle acque sottostanti. In quel cruciale momento, pensando alle parole del padre: Zvanì, dì le tue orazioni, le dicevi con me piano piano, con la voce sempre più bassa, la tua mano nelle mie mani, ridille vedrai che ti passa...- Egli, rincuorato dal ricordo di quelle preghiere alla Madonna dell'Acqua, si riprese facendo svanire in un attimo quel triste proposito, continuando la sua vita di impegno al massimo nel suo amato studio, sempre con il pensiero dei suoi cari rimasti senza padre”.
“[...]sento che nell'anniversario della morte del nostro poeta (il 6 aprile ho celebrato una s. messa in suo suffragio), si percorrono sentieri nascosti e strade maestre di Zvanì, come affettuosamente lo chiamava la sua mamma fin dalla fanciullezza. Come nel libro “Il gusto delle emozioni”in cui colgo benissimo l'intento di raccontare la poesia del più grande poeta della bontà, anche attraverso la sua vita quotidiana, anche a tavola, da bravo romagnolo”.
Ultimi Commenti